La misurazione della concentrazione di potassio mediante esame del sangue è condotta per identificare possibili alterazioni nella potassiemia, ossia il livello di potassio circolante nel sangue. Il potassio aiuta a regolare l’equilibrio acido-base e idrosalino, le funzioni delle cellule nervose e muscolari, normalizzando il battito cardiaco.
In quantità eccessive però può interferire con le funzionalità corporee.
Scopriamo meglio in questo articolo cosa sia, quali sono i valori normali e i test sul potassio!
Cos’é il Potassio?
Il potassio (k) fa parte degli elettroliti, minerali che si trovano nei liquidi del corpo (sangue, urine e altro) dotati di carica elettrica. Gli elettroliti principali presenti nel nostro corpo sono il calcio, il fosforo, il magnesio, il sodio, il potassio, il cloro e lo zolfo.
Il potassio è essenziale per il funzionamento del nostro organismo e, dato che il corpo umano non è in grado di produrlo, viene assimilato dal nostro corpo tramite alimentazione. Un apporto giornaliero adeguato di potassio è importante, ma deve rimanere entro certi limiti, onde evitare l’iperkaliemia (alti livelli di potassio nel sangue) o l’ipokalemia (bassi livelli di potassio nel sangue) che approfondiremo in questo articolo.
Il potassio può essere ricavato in grande quantità da frutta secca (pistacchi, noci), legumi secchi, verdura a foglia verde, patate dolci, pomodori maturi e banane.
A cosa serve il potassio nel sangue?
Nel nostro organismo, il potassio svolge un ruolo significativo in numerosi processi come:
- Regola l’eccitabilità neuromuscolare;
- Influisce sul buon funzionamento del muscolo cardiaco;
- Contribuisce alla regolazione dell’equilibrio dei liquidi e dei sali sia all’interno che all’esterno delle cellule;
- Contribuisce a mantenere la pressione sanguigna sotto controllo, mitigando gli effetti del sodio;
- Contribuisce al mantenimento di un’acidità di base dell’organismo (l’equilibrio acido-base).
Valori normali di potassio nel sangue
Il valore del potassio nel sangue, che viene misurato con un semplice prelievo, dovrebbe essere tra i 3,5 e i 5,0 mml/L.
Valori alti di potassio nel sangue e cause (iperpotassiemia)
Solitamente, l’iperkaliemia o iperpotassiemia può avere diverse cause, tra cui:
- Malattie renali che ostacolano l’eliminazione adeguata del potassio da parte dei reni;
- Alterazioni ormonali;
- Una dieta ad alto contenuto di potassio (anche se dei reni con un buon funzionamento riescono ad eliminare senza problemi l’eccesso di potassio);
- Consumo eccessivo di integratori;
- Trattamenti che contengono potassio;
- Farmaci che impediscono l’escrezione renale delle normali quantità di potassio (causa comune di iperkaliemia leggera).
La ragione più frequente di iperkaliemia lieve è rappresentata dall’utilizzo di farmaci che riducono l’apporto di sangue ai reni o compromettono l’eliminazione renale normale del potassio.
Generalmente, comunque, l’assunzione elevata di potassio non provoca sempre iperkaliemia, poiché i reni in uno stato sano sono in grado di eliminare agevolmente l’eccesso di potassio.
Sintomi dell’Iperpotassiemia
I sintomi associati a livelli elevati di potassio nel sangue possono includere:
- Affaticamento;
- Alterazioni del ritmo cardiaco;
- Debolezza muscolare;
- Crampi;
- Nausea.
L’iperpotassiemia può provocare alterazioni del ritmo cardiaco o aritmie, che rappresentano una seria minaccia per la salute. Nei casi più gravi, questa condizione può portare ad un infarto cardiaco.
È consigliato sempre e comunque riferirsi al proprio medico, che provvederà ad esaminare la storia clinica del Paziente e contestualizzare i risultati degli esami eseguiti.
Valori bassi di potassio e cause (ipopotassiemia)
Un basso livello di potassio nel sangue, condizione nota anche come ipokaliemia o ipopotassiemia, potrebbe derivare da:
- Perdita eccessiva nel tratto digestivo (vomito, diarrea, uso eccessivo di lassativi);
- Eliminazione eccessiva dal tratto renale (spesso viene eliminato troppo potassio tramite le urine a causa di uso di farmaci diuretici);
- Patologie delle ghiandole surrenali (ad esempio, la sindrome di Cushing può portare a un eccessivo rilascio di aldosterone, un ormone che spinge i reni a eliminare grandi quantità di potassio);
- Farmaci (ad esempio, l’insulina, l’albuterolo e la terbutalina, possono aumentare la quantità di potassio assorbita dalle cellule, causando un calo dei livelli ematici di potassio).
Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, questo scompenso di solito è temporaneo, a meno che non sia associato a altre condizioni che causano ulteriori perdite di potassio.
È consigliato sempre e comunque riferirsi al proprio medico, che provvederà ad esaminare la storia clinica del Paziente e contestualizzare i risultati degli esami eseguiti.
Sintomi dell’ipopotassiemia
L’ipokaliemia generalmente è asintomatica, talvolta si riscontra:
- Debolezza muscolare;
- Crampi;
- Spasmi muscolari;
- Alterazioni del ritmo cardiaco.
In situazioni più gravi, che sottolineiamo essere molto rare, dove i livelli di potassio sono pericolosamente bassi per un prolungato periodo di tempo, si possono riscontrare alterazioni significative del ritmo cardiaco e l’insorgere di problemi renali.
Esami del potassio
Assicurarsi che il valore del potassio si mantenga entro i limiti ottimali è fondamentale per garantire un funzionamento equilibrato del sistema cardiovascolare e renale e, di conseguenza, per favorire il proprio benessere.
Il test del potassio si effettua attraverso un semplice prelievo di sangue e/o su urine. Non viene mai analizzato da solo, ma accompagnato da altri valori per la valutazione di un quadro completo del proprio stato di salute.
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